Questo metodo di fecondazione, in cui due donne sono biologicamente partecipi della gravidanza, favorisce il coinvolgimento di entrambi i componenti della coppia nella maternità.

  • Secondo le stime del Ministero della Salute, 4.700 donne lesbiche e 6.000 donne eterosessuali prive di partner potrebbero potenzialmente ricevere trattamenti di fecondazione assistita.
  • Crescono anche le richieste di trattamenti di fecondazione da parte di donne che vogliono essere madri single. Delle 34.000 nascite all’anno in Spagna generate da trattamenti di fertilità, più del 16% sono da attribuire a donne single.
  • Tecnologia e legislazione: elementi chiave per i nuovi modelli di famiglia

La richiesta del metodo ROPA, con il quale due donne partecipano biologicamente alla gravidanza, è aumentata notevolmente negli ultimi anni grazie all’aumento delle famiglie formate da coppie di donne.

Con questo metodo, una delle donne porta avanti la gravidanza e l’altra madre biologica fornisce l’ovulo che sarà fecondato con lo sperma di un donatore; favorendo, come sottolinea Juana Crespo, direttore medico della clinica:

“Il coinvolgimento di entrambi i componenti della coppia nella maternità”.

Infatti, secondo le stime del Ministero della Salute, 4.691 donne lesbiche e 5.955 donne eterosessuali prive di partner potrebbero potenzialmente richiedere un trattamento di procreazione assistita in Spagna.

Allo stesso tempo crescono anche le richieste di trattamenti di fertilità da parte di donne che vogliono essere madri single. Secondo l’Istituto nazionale di statistica spagnolo, delle 34.000 nascite all’anno in Spagna generate da trattamenti di fertilità, più del 16% sono da attribuire a donne single. Un altro dato da tenere in considerazione è che la percentuale di bambini nati da madri non sposate in Spagna è aumentata dal 30,25% nel 2007 al 45,88% nel 2016. 

Mercoledì prossimo si celebrerà la giornata internazionale della famiglia ed è necessario riflettere su un concetto che sta cambiando di fronte alla diversità dei modelli di famiglia che esistono attualmente. In questo senso Juana Crespo ha sottolineato che:

“tecnologia e legislazione devono andare di pari passo di fronte a questi nuovi modelli; è necessaria una regolamentazione propria oltre che promuovere la ricerca”.

Le famiglie monoparentali e quelle omosessuali si aggiungono e convivono con la famiglia tradizionale, quindi bisogna tener presente che il tasso di natalità è un pilastro fondamentale della società che deve andare di pari passo con il diritto di avere figli quando si vuole o si può.     

 

Metodo ROPA

Il metodo noto come ‘doppia maternità’ e utilizzato dalle coppie di donne, consiste nell’utilizzare gli ovuli di una delle donne che formano la coppia. L’ovulazione viene stimolata e questi ovuli vengono depositati, una volta fecondati ricorrendo alla banca del seme, nell’altra donna della coppia. In questo modo una donna funge da donatrice di ovuli e l’altra riceve gli embrioni.

Il metodo ROPA, come nel caso della fecondazione in vitro con ovuli propri, è condizionato dall’età e dalla riserva ovarica della donna che donerà l’ovulo, dallo stato dell’utero della madre che porterà avanti la gravidanza e dai possibili precedenti di malattie genetiche.

Un’estensione realizzata posteriormente nell’ambito della Ley sulla riproduzione assistita 14/2006, riconosce legalmente la filiazione per la donna della coppia che apporta l’ovulo e, pertanto, ai sensi di legge, viene riconosciuta la maternità ad entrambe le donne:

“Quando la donna è sposata, e non è legalmente o di fatto separata, con un’altra donna, quest’ultima potrà dichiarare davanti all’ufficiale di stato civile nel domicilio coniugale che acconsente alla determinazione della filiazione a suo favore una volta nato il figlio del coniuge”.

Vale la pena notare che, secondo l’Istituto nazionale di statistica spagnolo, degli oltre 2,1 milioni di matrimoni celebrati in Spagna tra il 2005 e il 2016, 39.643 sono stati tra persone dello stesso sesso, e tra questi 16.150 erano unioni tutte al femminile.