FERTILITÀ TRANSGENDER

Unità specializzata in trattamenti di fertilità effettivi senza disforia di genere né impatto emotivo.

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    Nuovi modelli di famiglia e fertilità in persone transgender

    La maternità e paternità nelle coppie transessuali rispecchia lo stesso desiderio genetico di qualsiasi persona, ovvero il desiderio di formare una famiglia.

    La transizione ad un genere differente è complessa e unica per ciascun individuo. Le persone trans possono decidere se modificare il proprio corpo con trattamenti chirurgici od ormonali. Purtroppo, entrambe le opzioni hanno un effetto negativo sulla fertilità.

    Equipo Juana Crespo crede che la comunità medica svolge un ruolo importante nella promozione dei cambiamenti di sistema e deve quindi offrire un’assistenza ugualitaria e un’affermazione di genere per le persone transgender in tutto lo spettro della salute riproduttiva.

    Programmazione della fertilità in giovani transgender

    Con i costanti cambiamenti della società attuale, appaiono nuovi modelli di famiglia che contribuiscono alla normalizzazione delle identità di genere.

    Sempre più bambini e adolescenti sono consapevoli dell’incongruenza tra il proprio sesso e l’identità di genere e richiedono assistenza medica specializzata che prevede trattamenti multidisciplinari tesi a promuovere la piena soddisfazione del giovane o adolescente. 

    Tutti i trattamenti per la transizione di genere, sia le terapie irreversibili o parzialmente reversibili che le terapie ormonali, hanno un impatto sulla fertilità, per cui è consigliabile programmare la fertilità prima di intraprendere qualsiasi terapia.

    Equipo Juana Crespo è consapevole che la programmazione della fertilità in persone transgender va ben oltre alla semplice preservazione della fertilità (PF) con il congelamento di ovuli o spermatozoi. Sebbene la tecnica e le tecnologie siano identiche per tutti i pazienti, è necessario applicare protocolli e procedure per ridurre l’ansia e la disforia di genere.

    Tipi di conservazione della fertilità transgender

    Donne transgender

    La CTT è una procedura sperimentale che consiste nell’estirpare chirurgicamente e conservare tessuto testicolare.

    È consigliato a bambine transgender prima della pubertà per poter conservarne la fertilità in questa fase di sviluppo.

    Metodo più semplice ed effettivo della PF (Preservazione della fertilità) in donne transgender dopo la pubertà.

    Consiste nel congelare un campione di spermatozoi.

    Per molte donne transgender, l’uso dei propri genitali può causare una certa disforia significativa. I campioni si possono ottenere anche con l’aiuto di stimolazione vibratoria o elettroeiaculazione, aspirazione di sperma o estrazione microchirurgica di sperma direttamente dai testicoli o epididimo.

    L’età migliore per il prelievo di spermatozoi per la conservazione della fertilità nelle persone transgender è attorno agli 11 anni.

    Si tratta di una biopsia testicolare per ottenere spermatozoi testicolari. È un piccolo intervento chirurgico con cui si estraggono vari campioni di tessuto testicolare da cui si ottengono ottimi spermatozoi.

    Uomini transgender

    I trattamenti a base di testosterone hanno un impatto diretto sulla riserva ovarica e, sebbene sia reversibile, si consiglia sempre di iniziare la preservazione degli ovuli prima di iniziare un trattamento ormonale.

     

    Per poter garantire un trattamento positivo, ovvero ottenere un numero considerevole di ovuli in un solo trattamento, è necessario procedere alla “stimolazione ovarica”.

    Una procedura medica basata sul ciclo mestruale in cui la paziente si inietta un farmaco ormonale per circa 10 giorni. Durante questa fase di stimolazione  ovarica sono necessari vari esami ginecologici come ecografie vaginali che possono causare instabilità emotiva e disturbi psicologici. Equipo Juana Crespo utilizza quindi metodo alternativi come l’ecografia, il monitoraggio transaddominale o la sonda ecografica in remoto

    Nel caso in cui sia già stato iniziato il trattamento con testosterone, la cura deve essere interrotta per tutta la durata della stimolazione. 

    La crioconservazione del tessuto ovarico è l’unica opzione disponibile per le persone a cui è stato assegnato il sesso femminile alla nascita e che non si sono ancora addentrate nella pubertà innata. Deve essere effettuata prima di iniziare qualsiasi trattamento di affermazione di genere per preservare la fertilità delle persone transgender. 

    Questa procedura prevede l’estirpazione chirurgica mediante laparoscopia di una parte della corteccia dell’ovaia o dell’ovaia intera.

    Successivamente, viene disseccato il tessuto per poter ottenere piccoli frammenti di corteccia di circa 1 mm di spessore.  Ogni frammento si può crioconservare separatamente per lunghi periodi di tempo.

    La dott.ssa Juana Crespo è stata una delle pioniere in questo trattamento di crioconservazione del tessuto ovarico e successivo impianto in una donna che ha partorito due gemelli sani grazie a questa tecnica che rappresenta un enorme successo per la maternità transgender.

    Tipi di trattamento di fertilità nelle persone transgender

    Per ottenere una gravidanza evolutiva di un bambino sano in uomini transgender, i trattamenti disponibili sono:

    In determinati casi si potrebbe valutare la possibilità di un’inseminazione artificiale intrauterina con seme di un donatore o della coppia cisgender per ottenere una maternità e paternità transgender.

    Indicato per uomini transgender che previamente hanno vitrificato i propri ovuli o per coloro che, una volta interrotto il trattamento con testosterone, possono e vogliono sottoporsi ad una stimolazione ovarica.

    Si può effettuare una procedura di Fecondazione in vitro con seme di donatore o con seme del partener maschile cisgender.

    Si tratta di un trattamento di FIV con ovuli o embrioni donati che di trasferiscono nell’utero dell’uomo transgender per ottenere una gravidanza.

    Nel caso di un uomo transgender con una donna cisgender come coppia, avremmo la possibilità di ottenere ovociti da entrambi e applicare il metodo ROPA per ottenere una gravidanza.  Un’opportunità unica di condividere il processo a livello medico ed emotivo.

    In questo caso, il nostro paziente uomo transessuale fornirebbe gli ovuli che verranno fecondati con seme di un donatore. Gli embrioni che si ottengono vengono poi trasferiti alla partner donna cisgender che porterà in grembo per 9 mesi il figlio di entrambi.

    Domande frequenti

    Quando bisogna iniziare a pensare alla fertilità transgender?2023-01-05T10:09:30+01:00

    Per conservare la fertilità di una persona transgender è importante pensarci il prima possibile. In particolare, prima di iniziare qualsiasi procedura chirurgica di riassegnazione del sesso.

    Per le bambine transgender pre-pubertà l’unica opzione per conservare la fertilità in questa fase di sviluppo è la CTT o Crioconservazione del tessuto testicolare. In fasi posteriori, esistono altre opzioni.

    È necessario interrompere i trattamenti ormonali?2023-01-05T10:09:18+01:00

    I trattamenti a base di testosterone possono alterare direttamente la riserva ovarica. È necessario interrompere il trattamento per invertire questa situazione. Ciononostante, si consiglia di preservare gli ovociti prima di qualsiasi cura ormonale per garantirne la massima qualità.

    È imprescindibile preservare la fertilità negli uomini transgender?2023-01-05T10:08:27+01:00

    Come abbiamo spiegato in precedenza, se non è stata effettuata nessuna chirurgia di riassegnazione del sesso è possibile ottenere una gravidanza trans se si sospendono le cure ormonali per stimolare la riserva ovarica e ottenere il risultato desiderato.

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